15/10/2011
Il mondo dei giovani
Oggi stiamo entrando in una nuova fase storica, una fase che si presenta carica insieme di speranze e di non facili previsioni sulla durata della crisi economica che stiamo vivendo. Stiamo vivendo uno sconvolgimento del economia mondiale: la crisi non colpisce solo la finanza, ma anche l'economia reale e la società. Ma si tratta anche del declino di un intera epoca culturale e politica. Abbiamo un governo che non ha nessun progetto di politica economica invece di pensare al futuro del paese pensa alla propria sopravvivenza facendo crescere le poltrone dopo tutti i proclami sui tagli ai costi della politica. L’Italia, malgrado sia costellata di abbondanti intelligenze vive, è ormai un paese fermo. Sostanzialmente immobile. Se il fenomeno può sembrare astratto, le sue conseguenze sono molto concrete. Cala la fiducia dei giovani nel loro futuro, che è anche il futuro del paese. Calano di pari passo le motivazioni e le aspirazioni. Nel migliore dei casi si segue la via professionale dei genitori per non rischiare di rimanere disoccupato. Nel peggiore non si porta a termine il proprio percorso scolastico o non ci si iscrive all’università temendo che sia inutile, che non si troverà poi una professione adeguata. Oggi c'e bisogno veramente di costruire una società mobile e meritocratica non significa solo premiare chi raggiunge certi risultati, ma mettere tutti in condizione di arrivarci: dare a tutti l’opportunità di crescere bene, di avere accesso alla migliore istruzione, di realizzare il proprio talento e le proprie legittime ambizioni. Invece oggi molte di queste opportunità finiscono per essere colte solo da chi è già nato in condizioni di vantaggio. In Italia la maggior parte dei laureati viene da famiglie agiate ed istruite. È giusto trovare modi per premiarli e supportarli, ma è altrettanto fondamentale impegnarsi affinché a quei traguardi possano arrivarci tutti. E' da qui che occorre partire, subito. Noi giovani bisogna essere i veri protagonisti adesso ma non criticando gli altri ma mettendo in campo delle proposte concrete. Il nostro tempo è adesso riprendiamoci il nostro futuro.
Sergio Kuzmanovic
Segretario Giovani Democratici San Gimignano
Il mondo dei giovani
Oggi stiamo entrando in una nuova fase storica, una fase che si presenta carica insieme di speranze e di non facili previsioni sulla durata della crisi economica che stiamo vivendo. Stiamo vivendo uno sconvolgimento del economia mondiale: la crisi non colpisce solo la finanza, ma anche l'economia reale e la società. Ma si tratta anche del declino di un intera epoca culturale e politica. Abbiamo un governo che non ha nessun progetto di politica economica invece di pensare al futuro del paese pensa alla propria sopravvivenza facendo crescere le poltrone dopo tutti i proclami sui tagli ai costi della politica. L’Italia, malgrado sia costellata di abbondanti intelligenze vive, è ormai un paese fermo. Sostanzialmente immobile. Se il fenomeno può sembrare astratto, le sue conseguenze sono molto concrete. Cala la fiducia dei giovani nel loro futuro, che è anche il futuro del paese. Calano di pari passo le motivazioni e le aspirazioni. Nel migliore dei casi si segue la via professionale dei genitori per non rischiare di rimanere disoccupato. Nel peggiore non si porta a termine il proprio percorso scolastico o non ci si iscrive all’università temendo che sia inutile, che non si troverà poi una professione adeguata. Oggi c'e bisogno veramente di costruire una società mobile e meritocratica non significa solo premiare chi raggiunge certi risultati, ma mettere tutti in condizione di arrivarci: dare a tutti l’opportunità di crescere bene, di avere accesso alla migliore istruzione, di realizzare il proprio talento e le proprie legittime ambizioni. Invece oggi molte di queste opportunità finiscono per essere colte solo da chi è già nato in condizioni di vantaggio. In Italia la maggior parte dei laureati viene da famiglie agiate ed istruite. È giusto trovare modi per premiarli e supportarli, ma è altrettanto fondamentale impegnarsi affinché a quei traguardi possano arrivarci tutti. E' da qui che occorre partire, subito. Noi giovani bisogna essere i veri protagonisti adesso ma non criticando gli altri ma mettendo in campo delle proposte concrete. Il nostro tempo è adesso riprendiamoci il nostro futuro.
Sergio Kuzmanovic
Segretario Giovani Democratici San Gimignano
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