25/05/2012
Newsletter I-N Auguri Enrico!
Oggi Enrico Berlinguer avrebbe compiuto novanta anni. Lo voglio ricordare con voi nel modo più semplice: riportando qui sotto alcune sue parole che sembrano scritte ieri sera e con una foto che lo ritrae da queste parti. Una figura straordinaria della nostra storia politica italiana che ancora oggi esprime una contemporaneità straorinaria e a cui dobbiamo guardare per volgerci al futuro.
Niccolò Guicciardini
Segretario Pd San Gimignano
"Ecco perché una politica di austerità, di rigore, di guerra allo spreco è divenuta una necessità irrecusabile da parte di tutti ed è, al tempo stesso, la leva su cui premere per far avanzare la battaglia per trasformare la società nelle sue strutture e nelle sue idee di base.
Una politica di austerità non è una politica di tendenziale livellamento verso l'indigenza, né deve essere perseguita con lo scopo di garantire la semplice sopravvivenza di un sistema economico e sociale entrato in crisi. Una politica di austerità, invece, deve avere come scopo - ed è per questo che essa può, deve essere fatta propria dal movimento operaio - quello di Instaurare giustizia, efficienza, ordine, e, aggiungo, una moralità nuova.
Concepita in questo modo, una politica di austerità, anche se comporta (e di necessità, per la sua stessa natura) certe rinunce e certi sacrifici, acquista al tempo stesso significato rinnovatore e diviene, in effetti, un atto liberatorio per grandi masse, soggette a vecchie sudditanze e a intollerabili emarginazioni, crea nuove solidarietà, e potendo così ricevere consensi crescenti diventa un ampio moto democratico, al servizio di un'opera di trasformazione sociale".
Berlinguer, Teatro Eliseo di Roma, 1977 - L'austerità come leva di sviluppo
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Oggi Enrico Berlinguer avrebbe compiuto novanta anni. Lo voglio ricordare con voi nel modo più semplice: riportando qui sotto alcune sue parole che sembrano scritte ieri sera e con una foto che lo ritrae da queste parti. Una figura straordinaria della nostra storia politica italiana che ancora oggi esprime una contemporaneità straorinaria e a cui dobbiamo guardare per volgerci al futuro.
Niccolò Guicciardini
Segretario Pd San Gimignano
"Ecco perché una politica di austerità, di rigore, di guerra allo spreco è divenuta una necessità irrecusabile da parte di tutti ed è, al tempo stesso, la leva su cui premere per far avanzare la battaglia per trasformare la società nelle sue strutture e nelle sue idee di base.
Una politica di austerità non è una politica di tendenziale livellamento verso l'indigenza, né deve essere perseguita con lo scopo di garantire la semplice sopravvivenza di un sistema economico e sociale entrato in crisi. Una politica di austerità, invece, deve avere come scopo - ed è per questo che essa può, deve essere fatta propria dal movimento operaio - quello di Instaurare giustizia, efficienza, ordine, e, aggiungo, una moralità nuova.
Concepita in questo modo, una politica di austerità, anche se comporta (e di necessità, per la sua stessa natura) certe rinunce e certi sacrifici, acquista al tempo stesso significato rinnovatore e diviene, in effetti, un atto liberatorio per grandi masse, soggette a vecchie sudditanze e a intollerabili emarginazioni, crea nuove solidarietà, e potendo così ricevere consensi crescenti diventa un ampio moto democratico, al servizio di un'opera di trasformazione sociale".
Berlinguer, Teatro Eliseo di Roma, 1977 - L'austerità come leva di sviluppo
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