10-07-2008
VELTRONI: SIAMO NOI LA VERA OPPOSIZIONE, CHE CAMBIA O BLOCCA LE PROPOSTE DEL GOVERNO
Walter Veltroni, segretario del Partito Democratico, è stato ospite a Matrix, la trasmissione condotta da Enrico Mentana su Canale 5. Veltroni ha affrontato i temi caldi di queste ultime settimane: la manifestazione di piazza Navona, le alleanze, il lodo Alfano, ma soprattutto il Partito Democratico, la sua unità, il suo radicamento nei territori, e poi la manifestazione del 25 ottobre, quando in piazza con il PD arriveranno milioni di persone per manifestare contro il governo. Vogliamo portare milioni di persone in piazza il 25 ottobre L'obiettivo del Pd per la manifestazione in programma per il 25 ottobre è portare "milioni di persone in piazza". Durante la registrazione della puntata di 'Matrix'. Veltroni spiega la strategia del Pd per i prossimi mesi: "Se riusciamo a portare milioni di persone in piazza il 25 ottobre daremo una scossa importante", e aggiunge "Le elezioni non sono a breve, ma non credo che saranno alla fine del quinquennio... Quando l'ho detto l'altro giorno sono stato preso in giro, ma ho visto che anche Bossi...". Gli altri urlano, noi otteniamo risultati “E' facile fare opposizione alzando la voce e lanciando invettive, ma i risultati si ottengono con un'azione responsabile in Parlamento. Il segretario del Pd, rilancia: "Serve una forza seria, responsabile, rigorosa. Si va sicuramente sui giornali dicendo 'sei un magnaccia', ma non è così che si conquista il consenso". Aggiunge il segretario Pd: "Le parole sono parole, se ne dicono tante. Ma i risultati li abbiamo raggiunti noi: il decreto su Rete 4 lo abbiamo bloccato noi, il decreto sulle intercettazioni lo abbiamo bloccato noi. Ora speriamo di riuscire a bloccare anche il 'blocca-processi'. Ma se succederà sarà grazie alla nostra azione, non grazie alle urla". Dalla piazza il più bel regalo a Berlusconi La manifestazione a piazza Navona è stata "il più bel regalo che Berlusconi si potesse aspettare", secondo il segretario del Pd, Walter Veltroni: "Ieri sera è stato un momento di chiarezza. Una sinistra riformista, un'opposizione che si propone di essere alternativa al Governo non va in una piazza nella quale si ascoltano le follie che si sono ascoltate ieri: gli attacchi al Quirinale, gli attacchi al Papa... Spesso portati da persone che dovrebbero mostrare il proprio curriculum di impegno civile prima di dare lezioni". Veltroni ribadisce: "Ieri sembrava che la sceneggiatura l'avesse scritta Berlusconi". Giusto non essere andati in piazza La scelta di non andare a piazza Navona è stata "giusta". Walter Veltroni difende la linea seguita in questi giorni e spiega: "Dopo i discorsi sentiti ieri a piazza Navona, se noi fossimo andati oggi non potremmo ragionevolmente presentarci per quello che siamo. E' stato giusto non esserci, non stare lì a sentire quegli attacchi lanciati contro il capo dello Stato, contro il Vaticano...". La manifestazione di ieri, secondo Veltroni, è stata un piacere per Berlusconi: "Sono convinto che ieri Berlusconi sentendo i telegiornali, ha goduto".Sulla presenza di Parisi in piazza, Veltroni fa notare: "Sì, però poi ha detto che si era sbagliato ad andare. "Immagino si sia reso conto di avere fatto un errore clamoroso". Di Pietro scelga o noi, o Travaglio o Grillo La manifestazione a piazza Navona segna uno spartiacque e a questo punto L'Italia dei valori deve "scegliere" se stare con il Pd o con i girotondi. Il segretario del Pd, Veltroni ribadisce: "Ora Di Pietro deve scegliere. Deve decidere con chi stare: se vuole stare con Grillo e Travaglio lo dica; altrimenti, se vuole stare con una forza riformista...". Alla domanda di Mentana se “Di Pietro deve rinunciare alle manifestazioni come quella di ieri sera? "Assolutamente sì", replica Veltroni. Berlusconi metta stessa energia su salari Il 'consiglio' di Walter Veltroni a Silvio Berlusconi è di mettere "la stessa energia" che ha impiegato per "affrontare i suoi problemi". Risponde così quando Enrico Mentana gli chiede quale consiglio darebbe a Berlusconi. "Metta nell'aumentare salari, stipendi e pensioni la stessa energia che ha messo per affrontare i suoi problemi: nei suoi processi, per salvare Rete 4...". Le priorità non sono le leggi ad personam Il Lodo Alfano: «In 48 ore stiamo approvando una legge che consente al presidente del Consiglio di non essere processato», Veltroni in merito al cosiddetto lodo Alfano. «Ma la priorità del Paese non è il lodo Alfano, ma le persone che non ce la fanno. Perchè - domanda Veltroni - improvvisamente in un'Italia paralizzata economicamente da un mese non si parla d'altro? Perchè c'è una questione che riguarda i problemi del presidente del Consiglio». E se il dialogo si è rotto è «per responsabilità di Berlusconi, che ha messo al primo posto gli interessi personali».Poi Veltroni ironizza sul Popolo delle Libertà: «Leggo ogni giorno le dichiarazioni di La Russa per An e di Daniele Capezzone per il pdl. Ma dov'è questo Pdl? Quale numero posso chiamare per mettermi in contatto con loro?», scherza sulla fusione dei due partiti. Candidato Vigilanza Rai resta Orlando Il Pd continua a sostenere Leoluca Orlando come presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai. Lo ripete Veltroni, durante la trasmissione, aggiungendo, però, che avrebbe gradito da parte dell'esponente dell'Italia dei valori una presa di distanze dagli attacchi al PD arrivati ieri durante la manifestazione a piazza Navona. "Noi siamo persone serie - dice Veltroni quando gli viene chiesto se il PD continuerà a sostenere Orlando - non abbiamo mai cambiato posizione, per quanto dure siano le polemiche. Noi continuiamo a pensare che sia giusto eleggere Orlando e non si capisce perché il centrodestra dovrebbe scegliere il presidente della Commissione di Vigilanza". Aggiunge Veltroni: "Orlando era a piazza Navona, oggi ha preso le distanze dagli attacchi al Papa e al Quirinale. Certo, mi avrebbe fatto piacere che avesse preso le distanze anche dagli attacchi al partito che lo sostiene come presidente della Commissione di Vigilanza". PRC scelga, basta partito di lotta e di governo Rifondazione comunista e la sinistra radicale in generale devono compiere "una scelta, devono decidere quale profilo vogliono avere perché non è più possibile essere partito di lotta e di governo". Il segretario del Pd, ripete: "E' matura una scelta, partiti di lotta e di Governo non ci possono più essere. O si sta al Governo o si fanno le lotte". Poi sottolinea: "Mi auguro che il congresso sciolga questi nodi. Questa è la base sulla quale si potrà tornare a discutere.Di sicuro non potremo più vedere alleanze fatte 'contro' qualcuno. Che facciamo ci alleiamo con Beppe Grillo per battere Berlusconi? No. Mai più alleanze contro, le alleanze sono un mezzo per realizzare un programma riformiste". Casini? Vedremo se sarà possibile convergenza Si vedrà strada facendo se sarà possibile una "convergenza" tra Pd e Udc. Il segretario del Partito democratico, Walter Veltroni, rispnde così quando Enrico Mentana gli chiede quale sia lo stato dei rapporti con Pier Ferdinando Casini: "Abbiamo scritto insieme una lettera al presidente della Camera, per lamentarci della compressione dei tempi del dibattito parlamentare. C'è un dialogo, però anche questo lo vedremo 'in progress'. Un parte del suo partito col centrodestra, per esempio Cuffaro in Sicilia e anche in altre città. Lui ha fatto una scelta un po' costretto per la verità: gli hanno un po' chiuso la porta. Ma mi pare se ne sia fatto una ragione": "Vedremo se riusciremo a costruire una convergenza". Parisi? E’ un bastian contrario Botta e risposta, tramite agenzie di stampa e tv, tra Walter Veltroni e Arturo Parisi. Durante la trasmissione il segretario del Pd aveva ipotizzato che Parisi si fosse "reso conto di avere sbagliato" ad andare alla manifestazione di ieri a piazza Navona. Appena la notizia compare sulle agenzie, arriva la replica di Parisi, via sms, direttamente sul telefonino di Enrico Mentana, che lo legge immediatamente al segretario Pd. Replica ancora Veltroni: "Il giorno in cui mi arriverà una dichiarazione di Parisi che dice 'bene, bravo' quella sarà una notizia. Con rispetto, anche intellettuale, però lui è un bastian contrario. Io vedo tanti maestri di democrazia, ma vorrei che tutti quanti avessimo la stessa voglia di vivere tutte intere le procedure democratiche". Quelli come la Guzzanti hanno fatto vincere Alemanno E' grazie a posizioni 'radicali' come quella di Sabina Guzzanti che Gianni Alemanno è diventato sindaco di Roma. Veltroniricorda che la Guzzanti ha detto di aver votato per lui alle politiche ma non per Francesco Rutelli al Campidoglio e commenta: "E' parte di una posizione estremista che, nella sua radicalità, non si preoccupa delle conseguenze e ha portato in Campidoglio Alemanno e chi fa il saluto romano". Associazioni utili, ma il partito è uno Descrivere Walter Veltroni e Massimo D'Alema come i 'Duellanti' di Ridley Scott può essere suggestivo, ma il segretario del Pd getta acqua sul fuoco quando Enrico Mentana, durante Matrix, gli chiede quale sia lo stato dei rapporti con Massimo D'Alema: "Capisco che piaccia definirci come i duellanti alla Ridley Scott. Ma posso assicurare che la realtà non è così".Iniziative come ReD e le altre associazioni e fondazioni, assicura Veltroni, sono "utili, arricchiscono il partito". D'altro canto, "è chiaro poi che il Pd è uno solo. Io me ne occupo e mi occupo anche di farlo più forte".

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