11-07-2008
LODO ALFANO PASSA ALLA CAMERA: INGIUSTIZIA E' FATTA!
Il Lodo Alfano è legge. Marcia forzata per la Camera dei deputati che ha approvato in tempi record il Ddl sulla sospensione dei processi penali nei confronti delle alte cariche dello Stato. I voti favorevoli al provvedimento sono stati 309, i contrari 236, 30 gli astenuti. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato. Walter Veltroni, a nome del Partito Democratico nel suo intervento finale per le dichiarazioni di voto, bocciando il lodo, ha di nuovo ribadito che si tratta dell’ennesima “legge ad personam”, varata solo per tutelare gli interessi del premier Silvio Berlusconi ''In 48 ore si è discussa ed approvata una legge per una sola persona mentre da 6 anni non è stata approvata una legge per anziani non autosufficienti. Appare singolare che in un paese lento in 48 ore si approva una legge che serve ad una sola persona, dimostrando la distanza con un paese reale''. Sul lodo Alfano, prevede Veltroni, ci saranno problemi di costituzionalità perché la maggioranza, "per la necessità di fare velocemente, non ha scelto la via della legge costituzionale aprendo così un problema che credo verrà vagliato in altre sedi": "L'urgenza per il Paese non è una norma per il presidente del Consiglio, ma un intervento su salari, stipendi e pensioni. Voteremo contro il lodo Alfano, ma se presenterete un provvedimento per i salari, le pensioni e gli stipendi, potete stare certi che saremo disponibili ad approvarlo anche in 48 ore". Durante il suo intervento il segretario dei Democratici ha poi osservato come l’Italia sembra essere ritornata al passato: “è come una maledizione, siamo bloccati da una coazione a ripetere e dall'impossibilità di scegliere il futuro. Noi vogliamo portare l'Italia fuori da tutto questo". L’urgenza per il premier, invece, era l’approvazione dell’ennesima legge ad personam, mentre il “Paese vive uno dei momenti più drammatici della sua storia recente". "L’autunno sarà duro per le famiglie - ha osservato - e la priorità è forse una norma che serve ad un sola persona?". Proprio per questa ragione, la stessa da oltre 15 anni, per il segretario del PD la politica italiana di oggi sembra ''replicare'' il 2001 mentre l'attuale legislatura ''sembra avviata a replicare le precedenti legislature''. Al riguardo il segretario del PD ha anche citato un brano del discorso di Berlusconi per l’insediamento, in cui il premier preannunciava l'intenzione di avviare riforme. ''E la disponibilità dell'opposizione - ha aggiunto - c'era'. Ma subito dopo e' arrivata una raffica di interventi che avevano al centro gli interventi del Presidente del Consiglio: Rete 4, la legge blocca-processi che mi auguro venga ritirata, e ora il Lodo Alfano''. Veltroni ha quindi ricordato i risultati ottenuti grazie all’opposizione del PD nel corso di questi primi mesi della legislatura: “lo stop al decreto su Rete 4 o il ritiro del blocca processi. 'Tuttavia - ha aggiunto - l'inasprimento del clima e certi toni hanno strappato una tela, e hanno chiuso le porte verso una disponibilità mostrata dalle opposizioni''. Per Veltroni la responsabilità di tutto questo è di Berlusconi, che ha disatteso il nuovo clima di dialogo con l'opposizione e ha "inasprito il clima contro la magistratura e la stessa opposizione, strappando la tela". Ma il premier, impunito, neanche era in Aula. Successo del PD in Aula: è stato approvato un emendamento presentato dal Pd al Lodo Alfano su cui Commissioni e governo avevano espresso parere positivo. La modifica apportata al ddl precisa la "non reiterabilità" della norma che sospende i processi penali nei confronti delle alte cariche dello Stato. In sostanza, si prevede che la sospensione operi per l'intera durata della carica o della funzione e non sia reiterabile - salvo il caso di nuova nomina nel corso della stessa legislatura - né si applichi "in caso di successiva investitura in altra delle cariche o delle funzioni". In questa maniera, come aveva spiegato ieri lo stesso Pier Luigi Mantini, "se Berlusconi, nella stessa legislatura, viene eletto presidente della Repubblica, va sotto processo comunque".

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