02-06-2008
LA CAMORRA UCCIDE UN IMPRENDITORE, COLLABORATORE NELL'INCHIESTA SUI RIFIUTI
Eccola la vera emergenza italiana, più dei Rom, più della alimentata insicurezza di cui si discute in questi giorni. Nel Paese che opsita tre delle più importanti organizzazioni mafiose succede questo ed altro. Per Roberto Saviano è un "salto di qualità della camorra". Tacerà per sempre Michele Orsi, l'imprenditore del casertano, che è stato freddato da due sicari davanti ad un bar di Casal del Principe, roccaforte del clan dei Casalesi, la più potente organizzazione criminale campana e forse la più ricca cosca italiana. Da tempo era impegnato a ricostruire il sistema politico-camorristico che si nasconde dietro lo scandalo dei rifiuti in Campania. Orsi, 47 anni, era coinvolto nello scandalo dello smaltimento dei rifiuti nei comuni del basso casertano. Era un testimone chiave perchè conosceva i segreti del clan e i cognomi dei vertici. Orsi, coinvolto con il fratello e altre persone nello scandalo del Consorzio Eco 4, attivo nello smaltimento dei rifiuti in diversi Comuni del basso casertano, era stato arrestato lo scorso anno insieme con altri dirigenti della società Eco 4. Per il procuratore di Napoli Franco Roberti, coordinatore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia si tratta di “un salto di qualità della strategia dei Casalesi l'attacco ai soggetti che collaborano per contrastare i clan". "L’uccisione dell’imprenditore di Casal di Principe rappresenta il culmine di una terribile escalation di violenza, nella provincia di Caserta, che si fa ogni giorno più preoccupante”, spiega la deputata campana del PD Pina Picierno. Un altro colpo messo a segno dalla Camorra e dal clan dei Casalesi, che di recente è stata messa a dura prova dalla magistratura e dalla polizia per i numerosi arresti che hanno portato alla cattura di diversi elementi affiliati, accusati di estorcere soldi agli imprenditori, di trafficare in stupefacenti e di coltivare interessi negli appalti per la costruizione di centrali idroelettriche e infrastrutture turistiche. Anche il recente successo editoriale di "Gomorra" scritto da Robero Saviano, abitante a Casal del Principe, e dell'omonimo film, distintosi al Festival di Cannes, ha costretto i Casalesi a vivere sotto i riflettori. E su la Repubblica Roberto Saviano analizza la figura dell'imprenditore ucciso, accendendo i riflettori sul processo Spartacus . Recente anche l’arresto di Giovanni Lubello, genero del boss Francesco Bidognetti, consentì alla procura il sequestro al clan di oltre venti milioni di euro. In un altro agguato, avvenuto a Villaricca, nel napoletano, è stato sferrato dal clan contro Francesca Carrino, 25 anni, nipote di Anna Carrino, la compagna del capo storico dei Casalesi Francesco Bidognetti, anche lei collaboratrice di giustizia. Si tratta di una vendetta trasversale per far tacere "chi parla troppo e tradisce il clan". La società di Michele Orsi e del fratello Sergio aveva vinto nel 2000 la gara per lo smaltimento dei rifiuti nei comuni del basso casertano. Un'indagine della Guardia di Finanza dimostrò negli anni successivi che dietro l'aggiudicazione della gara e la gestione dell'appalto si nascondeva la mano della criminalità. Una commistione tra politica e camorra che conivolse la giunta comunale di Mondragone e il sindaco di allora Ugo Conte. Orsi nelle scorse settimane aveva ricevute nelle scose settimane alcune intimidazioni: diversi colpi di pistola eraro stati sparati contro la sua abitazione. Il super pentito avrebbe dovuto deporre giovedì prossimo in un altro processo, sempre sulle irregolarità dello smaltimento dei rifiuti, che tra gli imputati figura anche l'ex presidente della Commissione di vigilanza Rai, Mario Landolfi, accusato di corruzione aggravata per aver agevolato l'organizzazione mafiosa. I magistrati della Direzione distrettuale antimafia avevano chiesto la protezione per Michele Orsi, il quale, nei mesi scorsi, aveva testimoniato nel processo che vede imputati alcuni imprenditori, fra cui Giuseppe Diana e Giuseppe Valenti, entrambi detenuti e coinvolti in un'inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti. Orsi aveva risposto alle domande del giudice durante l'udienza preliminare, e aveva fatto dichiarazioni accusatorie, ricostruendo il sistema politico-camorristico dietro lo smaltimento dei rifiuti in Campania.

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