01/02/2012
San Gimignano Via libera al Bilancio di previsione 2012 !!!
Il Comune conferma tutti i servizi e le opere per residenti e turisti

Riduzione delle spese, estinzione mutui, imposta di soggiorno e no all’addizionale irpef le novità

Bilancio di previsione 2012, le novità. Via libera col voto favorevole della maggioranza “Centrosinistra per San Gimignano” (PD e SEL) al Bilancio di previsione 2012 del Comune di San Gimignano.

Riduzione delle spese, introduzione della imposta di soggiorno dopo ampio confronto con le categorie, no alla reintroduzione dell’addizionale comunale Irpef, estinzione definitiva dei mutui dell’Amministrazione le principali misure per coprire i tagli e mantenere tutti i servizi erogati fino ad oggi, con particolare attenzione a istruzione, politiche sociali, attività culturali e promozionali ed un adeguato livello di opere pubbliche.

Inoltre, per il 2012, il Comune di San Gimignano contribuirà al risanamento delle finanze statali per oltre 1milione di euro, tra tagli diretti dallo Stato e inasprimento del Patto di stabilità interno.

“E’ assurdo ed iniquo – commenta Andrea Marrucci (PD), capo gruppo di maggioranza – che un Comune come San Gimignano, che ha sempre rispettato le regole, azzerato i propri debiti, ridotto la spesa per il personale, non possa spendere le proprie risorse perché altri le regole non le hanno rispettate, hanno fatto debiti e continueranno a farli”.

I tagli agli enti locali. A questo si somma l’ultimo regalo del Governo Berlusconi, con il taglio diretto di 800mila euro al Comune di San Gimignano.

“Il meccanismo è stato molto astuto – dichiarano Massimiliano Fulignati (SEL) e Gianni Bartalini (PD), entrambi vice capi gruppo di maggioranza -: si sono tagliati i trasferimenti dal governo centrale ai comuni ma si è consentito con legge a quest’ultimi di introdurre nuove imposte, come lo sblocco delle addizionali irpef o l’imposta di soggiorno, lasciando la scelta ai sindaci. Di fronte ai tagli, con la crisi perdurante, gli aumenti già in essere dell’iva e delle accise, lo sblocco dell’irpef, i tagli tremontiani alle politiche sociali, la crisi locale dell’edilizia e della Fondazione MPS, siamo stati costretti a fare delle scelte precise, che non aggravassero ulteriormente la condizione dei cittadini. O chiudere alcuni servizi nel campo del turismo, del sociale, della cultura e dell’istruzione e rinunciare agli investimenti, o reintrodurre l’addizionale Irpef al massimo dell’aliquota per tutti i Sangimignanesi, oppure introdurre l’imposta di soggiorno ai turisti per i loro pernottamenti”.



Riduzione della spesa e imposta di soggiorno. La maggioranza ha optato per l’introduzione dell’imposta di soggiorno che andrà proprio a coprire il taglio governativo, che avrebbe impedito di mantenere servizi per turisti e sangimignanesi e l’attuale livello di investimenti in opere pubbliche sul territorio.

“Prima di tutto, – proseguono Fulignanti e Bartalini - abbiamo scelto e chiesto alla Giunta di risparmiare su alcune voci di spesa corrente, ottenendo 250mila euro di economie, convinti che fosse necessario dare per primi l’esempio. Abbiamo poi dato il consenso all’imposta di soggiorno, chiedendone un’applicazione equa e concertata, lavorando come gruppo consiliare perché la Giunta si confrontasse al massimo livello con le categorie sulla sua introduzione, proprio per evitare effetti vessatori sulle aziende, per introdurre elementi di esenzione in bassa stagione, per alcune tipologie di pernottamenti e dopo i 10 giorni di soggiorno, perché le aziende non fossero sostitute d’imposta e perché il Comune mettesse a disposizione risorse per le imprese per il corretto funzionamento di riscossione e di riversamento dell’imposta stessa. Così facendo abbiamo evitato che San Gimignano tornasse indietro sul fronte delle risposte in termini di servizi, di opere e di manutenzioni che, già oggi, servono a tutti: turisti e residenti”.

Le scelte del Centrosinistra per San Gimignano e il voto delle opposizioni. Per la coalizione “Centrosinistra per San Gimignano” le opposizioni, invece, indietro avrebbero voluto portarci tutta San Gimignano, facendola arretrare sia sui servizi che sugli investimenti. Era lecito aspettarsi di più, anziché limitarsi a chiedere il rinvio dell’approvazione del Bilancio, mandando il Comune all’esercizio provvisorio, creando così maggiori costi e inefficienze, senza avanzare proposte per risolvere i problemi.

“In una fase così difficile le opposizioni in Consiglio hanno mostrato la corda”, dichiara il capo gruppo Andrea Marrucci. “Non si può essere contrari a tutto, senza indicare alternative credibili. Se si era contro l’imposta di soggiorno si doveva avere il coraggio di dirlo anziché astenersi, e soprattutto si doveva avere il coraggio di dire ai Sangimignanesi che si voleva l’addizionale irpef al massimo per famiglie e imprese, oppure ci si doveva prendere la responsabilità di dire quali servizi e quali investimenti si volevano eliminare, cosa che soprattutto la Lista civica si è guardata bene da fare. Dai banchi dell’opposizione nessuna parola sul mantenimento di tutti i servizi in campo scolastico, sociale e culturale, né una parola sulla crisi dell’edilizia e delle costruzioni con tutto l’indotto della piccola impresa, se non la richiesta di ridurre gli investimenti. Così come nessuna parola su quella che rischia di essere la vera rivoluzione per San Gimignano e la provincia di Siena, più dell’imposta di soggiorno, cioè l’applicazione della fiscalità locale al mondo agricolo, con l’arrivo dell’imu, in un settore già provato da accise e altri balzelli”.

“San Gimignano – conclude Marrucci - è tale e cresce se si conserva e tutela tutta insieme. L’illusione che si possa amministrare una città come questa senza tener presente la quadratura dei conti, il contesto normativo in cui si opera e la congiuntura economica che si sta attraversando è alquanto bizzarra. Così come è vecchia e superata dalle scelte di questa maggioranza quell’idea, rispolverata dalla Lista civica e stranamente inseguita da PDL e da PRC, che da una parte ci siano il turismo e i turisti e dall’altra i sangimignanesi. Noi siamo convinti che non si risolvono i problemi degli uni se non si risolvono i problemi degli altri. Continuare ad erogare servizi nel campo dell’istruzione, del sociale e dell’assistenza, della cultura, del turismo, rafforzare le manutenzioni del centro storico e della campagna, garantendo opere pubbliche necessarie alla tutela ed allo sviluppo della città e del territorio è per noi ancora la risposta più adeguata per il nostro comune e la più sicura per affrontare la crisi”.

Centrosinistra per San Gimignano

18.01.2012

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